
Senza alcuna pretesa di voler scrivere una recensione o chissà quale articolo (e, ovviamente, sempre in attesa dell’uscita di #TheMicroscope), ci tengo a consigliare a tutti questo libro che ho letto recentemente e trovato davvero brillante, geniale per certi aspetti: Zodiaco Street Food, nato dall’eccellente penna di Heman Zed.
Scritto in modo sapiente, è un romanzo caratterizzato da molteplici sfumature che sanno rendere la lettura piacevole e fluida dalla prima all’ultima parola. Esistenze “di confine”, al limite, ricche di sfaccettature e sempre caratterizzate da tratti fortemente umani e realistici. Immagini e istantanee che riescono a descrivere perfettamente quei luoghi e quegli anni in cui è ambientata la vicenda. Colori noir e crimini violenti, tratti umoristici e scambi di “battute” notevoli (per cui è davvero impossibile non sorridere molto, molto spesso!).
“Un romanzo dalle tinte fosche eppure spassosissimo. Dialoghi serrati. Una scrittura che toglie il fiato. Heman Zed ci regala un nuovo e irresistibile antieroe, plasmato da quella scaltrezza di provincia che non lascia scampo.“, per citare la descrizione presente su sito di Neo Edizioni.
Un romanzo e un autore che, a mio avviso, meritano appieno. Quindi… Enjoy!
I tempi cambiano e anche la malavita è costretta a correre ai ripari. Romeo Marconato, ex affiliato alla Mala del Brenta, un dono di sicuro ce l’ha: capire l’aria che tira. Con una moglie che detesta, un figlio problematico e il villone padovano, ha costruito un business ai limiti della legalità con il suo Zodiaco, un franchising di furgoni per panini – uno per ogni segno zodiacale – lungo la statale tra Padova e Venezia.
C’è poi il super chef Vitiello, star televisiva del programma The Simple Cook, e i suoi autori, in crisi creativa per il format della prossima stagione. E c’è una mina vagante: lavora come cameriera a L’ultimo Doge, e suo malgrado nasconde un’estrazione decisamente diversa.
Ma è Romeo Marconato il perno centrale, il motore di tutto. A lui, re incontrastato dello street food a basso costo e dalla dubbia qualità, i vecchi trascorsi riserveranno una succulenta occasione, il punto è capire se sarà in grado di fronteggiare un intreccio di eventi ben oltre la sua portata.
Incuriositi? Cliccate qui per una bella intervista all’autore!

Heman Zed è nato Padova nel 1967. Ha esordito per Il Maestrale nel 2007 con il romanzo La cortina di marzapane. Hanno fatto seguito La Zolfa (Il Maestrale, 2009), Dreams ‘n’ Drums (Il Maestrale, 2010) e, con Gianluca Morozzi, Lo scrittore deve morire (Guanda, 2012). È presente nel Dizionario affettivo della lingua italiana (a cura di Matteo B. Bianchi e Giorgio Vasta, Fandango, 2008) e alcuni dei suoi racconti sono pubblicati in varie antologie. Ha collaborato a diversi progetti multimediali inseriti nell’area del Fondo Sociale Europeo ed è docente di scrittura creativa.