
Un’intervista a cura di Ermanno Accardi, pubblicata anche su tutte le pagine e i gruppi Facebook di Milano Meravigliosa e Milano è Femmina, per presentare la raccolta poetica The Microscope e la sua autrice.
Buona lettura e grazie Ermanno!
TRE DOMANDE A… ANNA “ANNINA” LORENZI, MILANESE, POETESSA, SCRITTRICE E BLOGGER.
HA FONDATO, FRA L’ALTRO, LA A&M GARAGE LLC, UNA SOCIETA’ AMERICANA CHE OPERA NEL SETTORE DEI VEICOLI D’EPOCA.
E.: “Annina cara, dopo il recente successo del tuo romanzo ‘Incontrando Laura’, ecco arrivare subito ‘The Microscope’, un nuovo progetto, un esperimento poetico che sembra richiamare gli Haiku giapponesi. Vuoi raccontarci brevemente di cosa si tratta e come sei arrivata a realizzare la tua opera?“
A.: “Caro Ermanno, non sei il primo ad accostare il mio stile poetico agli Haiku e questo mi lusinga. ‘The Microscope’ è ‘una raccolta di scatti immortalati con la penna’, per citare il suo sottotitolo. Una raccolta di poesie che attraverso immagini ed emozioni vuole portare il lettore a vivere un’esperienza personale unica, sia dal punto di vista emotivo che sensoriale. Il progetto è nato quasi per caso, grazie anche all’incontro con una persona con cui all’epoca ho avuto il piacere e il privilegio di scambiare moltissime parole, un’intensa amicizia e non pochi frammenti di vita, proprio quando mi venne in mente di rispolverare un mio vecchio stile narrativo e nel contempo sperimentare qualcosa di diverso, completamente svincolata da schemi e cliché. Una raccolta, quindi, dedicata a chi crede nell’Arte, nella vera libertà di espressione, nell’originalità e nell’unicità. Se poi ci sia riuscita, beh, lo diranno i miei lettori”.
E.: “Hai scritto questo libro durante la pandemia che purtroppo ancora ci affligge, ma la tua raccolta va controcorrente, rispetto alla narrazione di questa emergenza sanitaria, politica, economica e sociale. Perché questa scelta?”
A: “In tutta onestà, non penso si possa definire una vera e propria scelta. Da quando ero adolescente scrivo questo genere di testi di getto, partendo da un pensiero, un’esperienza, un’emozione, o semplicemente da una parola capace di trasmettermi qualcosa di profondo, di molto sentito e vero. È come se quel qualcosa arrivasse a me, mi attraversasse toccando cuore, anima e mente per poi, inevitabilmente, finire su un foglio, senza filtro alcuno se non il mio stesso percepire. Tanto inevitabile che molto presto… Ah, no, scusa, non posso ancora spoilerare nulla. Ehm, dicevo… (e ride). Forse è un po’ il mio modo di cogliere, vivere ed elaborare certe cose che accadono fuori e dentro di me, fermandole per sempre con parole gettate su carta. Di sicuro, però, è una scelta ben ferma, quella di non scrivere ora (ammesso che mai possa accadere, per quel che mi riguarda) alcun testo che parli di questa pandemia. Credo che al momento non sia davvero il caso per diversi motivi e che comunque serva ben più distacco emotivo per farlo”.
E.: “Tu coltivi moltissime passioni, tra cui i motori e i viaggi. Ami in particolare gli Stati Uniti. Quanto è stato difficile, per te, costringere la tua indole irrequieta a fermarsi? E come immagini il tuo futuro, quando questa brutta storia finirà?”
A.: “Guarda, irrequieta io ci sono nata, al di là che sia in movimento o ferma… (e ride ancora). Scherzi a parte, sicuramente il periodo che stiamo vivendo è molto difficile e faticoso per tutti, per tante ragioni. Viaggiare è di certo un aspetto che manca, come manca anche solo l’idea di essere liberi di fare le cose più normali che erano possibili, senza pensieri, prima della pandemia. Non so come immagino il mio futuro; forse non poi così diverso da ora, tra il mio blog, i miei libri, i miei cani, il mio giardino e le auto d’epoca. Però quello che vorrei sperare è che presto venga il tempo di riprenderci in modo sereno tutte quelle piccole o grandi abitudini che prima davamo, forse erroneamente, per scontate e che a un certo punto ci sono state tolte da questo dannato virus. Lo auguro davvero a tutti. Nel frattempo, su le mascherine e teniamo duro. Ah, riguardo ai miei amati States: se non altro, mi consola il fatto che intanto siano i miei libri a raggiungerli, molto più spesso di me. E per questo ringrazierò sempre la mia fantastica traduttrice, Starleen K. Meyer”.
#TheMicroscope (Qualcuno Le Chiama Poesie)
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“The Microscope. Una raccolta di scatti immortalati con la penna”
Un Progetto “Original A19” – Anna “Annina” Lorenzi.
Copyright ©2020 Anna Lorenzi. Tutti i diritti riservati.
Reader “Zero”: Lucia Codato, Writer Coach – www.luciacodato.com
Reader “Zero” per “Scatto Zero”: Max Pezzali
Booktrailer, cover and book design: A19
Copyright ©2020 Anna Lorenzi.
Booktrailer’s music by: Gabriele Nisi