
“Al limite del piacere, al limite dell’errore…” – disse lei.
“…in bilico tra ragione e sentimento, funamboli su un filo sottile tra sogno e realtà, in un perfetto gioco di equilibri, consapevoli del perenne rischio di cadere (e da quale parte non si sa mai, no, proprio non ci è dato saperlo).
Eppur incapaci di smettere di danzare al ritmo del proprio cuore, del proprio Io. Incapaci di smettere di Vivere…
Così, m’è venuta così.” – rispose.
(da uno scambio di “immagini” – gennaio 2003)
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